E’ stato presentato il IX RAPPORTO ANNUALE “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia” curato dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con Anpal Servizi spa.
Dallo studio emerge che la popolazione straniera residente nel nostro Paese (5,144 milioni pari all’8,5%) è minore di quella presente in Germania (11,7%) e in Regno Unito (9,5%).
Se la classifica delle comunità più numerose continua a essere guidata da romeni (1,190 mila), albanesi (440 mila), marocchini (417 mila), cinesi (291 mila) e ucraini (237 mila), sono altre le nazionalità che hanno fatto registrare i tassi di crescita più significativi. In particolare, la comunità nigeriana è cresciuta del 19,8% nel 2018, dopo il +14,6% fatto segnare nel 2017, quella ivoriana del 15,7% (+4,4% nei 12 mesi precedenti), quella bangladese del 7,8% (+3,1%), quella egiziana del 6,0% (+2,6%) e quella pakistana del 5,5% (+6,3%).
MERCATO DEL LAVORO
Tasso di occupazione: 58,2% Italiani, 63,5% UE, 60,1% Extra UE
Tasso di disoccupazione: 10,2% Italiani, 13,5% UE, 14,3% Extra UE
Rispetto al tipo di occupazione svolta, in Italia solo un lavoratore straniero su 8 svolge una professione altamente qualificata (13,5%), a fronte di un rapporto che per gli occupati nativi è pari a due su cinque (39,8%). Complessivamente la partecipazione al lavoro degli stranieri è comunque elevata anche se varia a seconda della comunità di origine di appartenenza
Il primato per il tasso di occupazione più alto spetta ai filippini (82,2%), seguiti dai cinesi (72,4%) e dai peruviani (71,1%). D’altro canto va registrato il notevole tasso dei senza lavoro tra i marocchini (22,3%), i tunisini (19,9%) e gli albanesi (18%).
LA DOMANDA DI LAVORO
19,4% è la percentuale delle assunzioni di stranieri sul totale delle assunzione nel 2018, principalmente con le qualifiche di: braccianti agricoli, addetti all’assistenza personale, camerieri e professioni assimilate, collaboratori domestici e professioni assimilate, personale non qualificato nei servizi di ristorazione, facchini e addetti allo spostamento merci.
Nel rapporto viene inoltre tratta la condizione della popolazione straniera femminile che esercita un peso rilevante nel comprimere o incrementare, i valori dei tassi di occupazione, disoccupazione e inattività».
Entrando nel dettaglio, il tasso di disoccupazione più alto è quello delle donne tunisine (51,4%), seguite dalle egiziane (36,0%), e dalle marocchine (33,1%). Ma a preoccupare è l’inattività femminile che nel caso della comunità pachistana, egiziana e Bangladese supera l’80%.
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IX Rapporto annuale “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”
Sintesi delle principali evidenze e prospettiva internazionale (in Italiano e Inglese)